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GLI STRUMENTI DEL CALCOLO MECCANICO

In questa sezione i ragazzi hanno raccolto le notizie riguardanti i calcolatori, dai prototipi a oggi: scegliete qui la sezione che desiderate visitare.

Prototipi di calcolatori

Prima generazione (1952-1958)

Seconda generazione (1959-1964)

Terza generazione (1965-1980)

Quarta generazione (1981-oggi)

Quinta generazione

Prototipi di calcolatori
ANNO INVENTORI / AZIENDEMACCHINA DA CALCOLOMETODI DI CALCOLO / INVENZIONI / SCRITTI
1936 Konrad Zuse 

Inventa il prototipo di calcolatore meccanico Z1 che utilizzava la rappresentazione binaria dell'informazione unitamente alla programmazione mediante nastro perforato

Riprendendo e realizzano l'invenzione di Babbage.

1944

Progettato da Howard Aiken (con IBM)

USA - MARK 1

Primo calcolatore aritmetico universale in grado di eseguire in modo autonomo qualsiasi calcolo, fornendo i risultati ottenuti su schede perforate o stampandoli con l'ausilio di una macchina per scrivere collegata

1946

 

ENIAC (Eletrical Numerical Integrator And Calculator AC) Pennsylvania

 

Primo computer non ancora del tutto autonomo perché richiedeva interventi manuali. Si tratta di una macchina per uso militare capace di risolvere velocissimamente calcoli balistici. La sua grande novità sono i tubi a vuoto, le cosiddette valvole termoioniche, che hanno sostituiti gli ingranaggi e i relé tipici delle vecchie calcolatrici elettromeccaniche fino all'avvento dei transistor.

Con le valvole, poiché l'apertura e la chiusura dei circuiti su cui si basa il tempo di risposta di un calcolatore è dell'ordine di qualche milionesimo di secondo, la nuova macchina riesce ad eseguire 300 moltiplicazioni al secondo.

Rimane invece enorme l'ingombro materiale di questo calcolatore, che occupa una superficie paragonabile a 11 stanze di media grandezza. Utilizza 18.000 tubi elettronici ed assorbe 150 kW; l'ingresso dei dati avviene tramite schede perforate e la programmazione è ottenuta tramite connessioni elettriche per mezzo di spine e commutatori.

Prima generazione di elaboratori (1952-1958)

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1952

su progetto dello scienziato JOHN VON NEUMANN Princeton New Jersey EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer) Primo elaboratore autonomo, programmabile, in grado di registrare in memoria, sotto forma di sequenze di numeri binari, sia i dati da elaborare, sia le istruzioni per il funzionamento.
    

In questo periodo vengono introdotte memorie a nuclei di ferrite più veloci, meno costose e meno ingombranti dei tubi a vuoto, memorie esterne a nastri e dischi magnetici

1957

   

Nasce il primo linguaggio di programmazione simbolico tra i quali il FORTRAN

1955-1965

FRIDEN    

Questa Società domina il mercato con macchine automatiche munite di memoria e dotate di supporto perforato di carta

fine anni '60

IBM   

Immette sul mercato macchine a supporto magnetico che sostituiscono quelle a supporto cartaceo e che prendono il nome di text editor o word processor

       

Con la divisione Data Processing viene sviluppato un pacchetto applicativo di software contenente programmi in grado di gestire e stampare testi (Administrative Terminal System), immettendo sul mercato periodicamente vari modelli di MT in grado di effettuare importanti funzioni di archiviazione magnetica, revisione e composizione di testi.

Seconda generazione di elaboratori (1959-1964)
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Vengono utilizzati circuiti a transistor, gli elaboratori diventano sempre più veloci e trovano applicazione nei progetti spaziali (da ricordare il progetto Mercury, che nel 1962 portò nello spazio il primo astronauta statunitense), nell'industria, nella contabilità e nell'amministrazione delle maggiori società a livello mondiale, nella ricerca scientifica, ecc.

Il transistor è fatto di materiali semiconduttori: il silicio e il germanio e per questo la chiusura e l'apertura di un circuito è ora regolata da questi componenti che possono essere tanto isolanti quanto conduttori.

Rispetto alle valvole il nuovo ritrovato ha notevoli pregi: economicità di costi, risparmio di spazio, e soprattutto rapidità di lavoro (un transistor impiega pochi decimi di milionesimo di secondo per passare dalla condizione di isolante a quella di conduttore.).

    

Nascono i linguaggi COBOL (Common Business Oriented Language = Linguaggio comune con orientamento commerciale) e ALGOL (Algorithmic Language), a cui faranno seguito il BASIC (Beginner's All purpose Symbolic Instruction Code = Codice simbolico iniziale di istruzioni per ogni applicazione) e il PASCAL che prende il nome da Blaise Pascal, inventore della Pascalina.

1964

   

L'Italia dispone di 900 elaboratori

Gli USA dispongono di 20.000 elaboratori

Nel mondo vi sono 25.000 elaboratori

    

Terza generazione di elaboratori (1965-1980)
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1969

IBM  

Nel campo delle macchine elettroniche con ponte a word processing un ulteriore miglioramento tecnologico si ha con la sostituzione del nastro mediante la scheda magnetica, che semplifica l'operatività della macchina (IBM MT 72 e MC 72

1972

OLIVETTI  

EDITORS 14 è un sistema elettronico di scrittura, un word processor azionato da software

 IBM  

Videoscrittura

 OLIVETTI  

ETS 1010 che presentano una struttura scorporata in quanto video e tastiera sono autonomi rispetto alla logica del sistema, con stampante indipendente

    

I nastri vengono sostituiti con i Floppy disk (dischi magnetici flessibili), che arricchiscono le prestazioni del word processor, dal momento che la ricerca dei documenti avviene in base alla pagina e non più facendo riferimento alla parola o alla riga.

Gli ultimi sistemi di scrittura collegabili a computer o banche dati consentono la gestione e la elaborazione a distanza delle informazioni, costituendo l'Office automation.

Quarta generazione di elaboratori (1981-oggi)
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Questo periodo è caratterizzato dall'accumulazione di risultati delle ricerche effettuate che consentono prestazioni sempre più sofisticate.

Nascono i super-calcolatori, le stazioni di lavoro monoutente che realizzano ambienti di lavoro interattive a grande livello, sistemi di elaborazione paralleli, multiprocessori, ecc.

È la generazione del microprocessore, elaborato teoricamente da ingegneri americani, ma realizzato materialmente dal fisico italiano Federico Faggin.

Nel microprocessore (unico chip di silicio), grazie ai progressi nel campo della miniaturizzazione, è contenuta un'intera Unità Centrale di Elaborazione, cioè più circuiti integrati.

Le dimensioni dell'elaboratore divengono sempre più ridotte e si fa strada l'idea del personal.

seconda metà anni '70

APPLE  

commercializza il primo Personal computer e con il suo successo decreta l'inizio dell'era del computer di massa.

Quinta generazione di elaboratori
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Appartiene al futuro che è, sotto molti aspetti, già iniziato, con l'introduzione di macchine intelligenti in grado di comprendere il linguaggio grafico, visivo e parlato, di tradurre da una lingua all'altra, di risolvere i problemi più svariati congiuntamente allo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Sono in fase di elaborazione, ad esempio, il progetto giapponese FGCS (Fifth Generation Computer System), i programmi americani finanziati dall'Agenzia ARPA (Advanced Research Project Agency) e dalla NSF (National Science Foundation), il progetto europeo ESPRIT (European Strategic Programme for Research and development of Information Technology), nei settori della microelettronica e dell'intelligenza artificiale.